Mors tua vita mea. Mi sembra che questo detto latino sia applicabile ai “furbetti” del vaccino anti Covid.
La cronaca si è occupata del tema, che riassumo così: alcune persone, sfruttando le loro amicizie e conoscenze o grazie agli interventi di loro parenti che erano in grado d’inserirli nelle liste dei vaccinati per legge, si sono “indebitamente” fatti vaccinare, scavalcandone altri che avevano, rispetto a loro, un diritto prioritario.
Sappiamo che la priorità stabilita era quella degli operatori sanitari che assistono i malati e degli over 80; loro non appartenevano a queste categorie. Sono tutti perfettamente individuabili; i loro nomi, cognomi e generalità sono indicati, dovendosi fare, successivamente, i richiami, mediante una ulteriore vaccinazione. Spero che la magistratura intervenga, in particolare contro coloro che li hanno inseriti nelle liste dei primi vaccinati. Utilizzo una parola che non mi è consona, ma in questo caso mi sembra appropriata: sono indignato di questa prevaricazione.